venerdì 3 luglio 2009

Con tristezza e rassegnazione voglio dare a chi ci conosce la notizia della morte di Pio. Per i suoi allievi e collaboratori il prof. Scilligo è stato molto semplicemente Pio. la sua figura è stata al tempo stesso cara e importante per molti di noi. Per tanti dei suoi allievi ha certamente rappresentato una figura a tratti spigolosa, ma certamente alta. Credo che al pari dei Maestri questa fosse una sua caratteristica, o forse questa caratteristica appare preminente ai miei occhi: una grande competenza, saggezza e umanità, ma contemporaneamente tanta semplicità nel modo di porgersi e di porgere i suoi insegnamenti. quando l'ho conosciuto, nei lontani anni '70 mi è sembrato, forse anche per questo, un marziano: i grandi professori universitari erano circondati da un'aura, mentre io lo conobbi a mensa, a scherzare con gli allievi del suo corso di metodologia della ricerca scientifica. marziano anche per quel suo linguaggio allora così strano, per metà tedesco, un po' americano, mentre, ci raccontava spesso sorridendo di sé, pensava in cinese. tanti anni dopo capii che in cina aveva lasciato il cuore: si era molto legato alla comunità che da salesiano seguiva, ma decise di obbedire alle gerarchie che gli chiesero di tornare in quella che formalmente era la sua patria. ecco, credo che la sua ampiezza, come persona prima che come terapeuta e studioso, fosse legata certamente all'ampiezza della sua esperienza vitale, ma soprattutto al fatto che da qualunque parte lui iniziasse una relazione, partiva dalle fondamenta, dal mettersi in contatto come persona, alla ricerca probabilmente di piccole e grandi esperienze affettive di cui lui sentiva il bisogno. così ha dato la possibilità a chi si avvicinava di conoscerlo, a vari livelli, e di scambiare mondi affettivi. tanti si sono sentiti suoi figli, con tutta l'umanità che può essere racchiusa da questa esperienza. la sua parte mentale affascinante e ricca fino alla fine (solo una settimana fa ha regalato una copia del suo ultimo lavoro ai collaboratori) era esigente e spesso intransigente, a volte scomoda da incontrare; ma la sua umanità di una ricchezza e semplicità infinita. mi piace ricordarlo così. Romana G. Colantonio Presidente dell' Associazione Argo

1 commento:

Associazione Argo ha detto...

L'ultima volta che ho chiacchierato con Pio gli ho detto che ascoltare le sue parole mi faceva sentire a "casa". Ho sempre ammirato la sua competenza, onestà ed il suo saper guardare lontano, la sua saggezza.Ogni volta che l'ho incontrato mi sono sempre sentita arricchita personalmente e professionalmente. Sono felice per averlo incontrato lungo il mio cammino e profondamente addolorata per la sua morte .
Paola Bisciglia