mercoledì 30 dicembre 2009
martedì 15 dicembre 2009
i più sentiti auguri di Buon Natale e Buon Anno
giovedì 3 dicembre 2009
- Approfondimento del beckground teorico- metodologico delle attuali prospettive teoriche (infant research, teoria sistemica e modello relazionale)
- Presentazione dello strumento nelle sue diverse versioni: prenatale, post-natale, prescolare e scolare.
- Descrizione e approfondimento rispetto alla struttura del setting e alle diverse consegne della procedura
Costo del corso: 181,81 euro
SECONDO MODULO
Il secondo modulo di formazione prevede il superamento di due step, il primo dei quali propedeutico al successivo.
- “Training per la codifica del Lausanne Trilogue Play postnatale” Il corso si svolgerà in due week-end di formazione: 19-20 febbraio e 26-27 febbraio 2010.
- “Reliability” Il corso si svolgerà in un week-end di formazione: 16-17 aprile 2010 e 4-5 giugno 2010.
Il superamento del modulo consentirà ai partecipanti di acquisire l’attestato di codificatore esperto per l’applicazione e la codifica del Lausanne Trilogue Play postnatale
Costo del corso: 651,81 euro
Docenti: SIMONELLI Alessandra, Ricercatore. Facoltà di Psicologia, Università di Padova. BALLABIO Marta, Specializzanda in Psicologia Clinica, Università di Padova. BIGHIN Mara, Dottore di ricerca. Facoltà di Psicologia, Università di Padova. DE PALO Francesca, Dottoranda di ricerca, Università di Milano Bicocca. PETECH Erika, Dottoranda di ricerca. Facoltà di psicologia, Università di Padova. SALA Alessia Dominique, Specializzanda in Psicologia Clinica, Università di Padova.
Per informazioni: Tel: 049/8278456 Fax: 049/8278451. Dott.ssa Poletto Elena. Mail: ideagroup.dpss@unipd.it
giovedì 26 novembre 2009
mercoledì 18 novembre 2009
lunedì 16 novembre 2009
domenica 15 novembre 2009
martedì 3 novembre 2009
martedì 15 settembre 2009
martedì 8 settembre 2009
lunedì 27 luglio 2009
mercoledì 22 luglio 2009
Viaggi consigliati per vacanze super meritate!!!!
sabato 4 luglio 2009
venerdì 3 luglio 2009
martedì 30 giugno 2009
Con una metafora……..
Le metafore hanno il potere di creare immagini e di suscitare emozioni.
Noi siamo ventuno mamme di uno Spazio-Genitori di un progetto P.O.N. e, durante una lezione, ci è stato suggerito di pensare ai nostri figli e di esprimere con semplici parole quello che ci veniva in mente utilizzando una metafora. E’ nata una specie di poesia che evoca la relazione con i figli sentita nel nostro gruppo di genitori.
SE PENSO AI MIEI FIGLI IO SONO:
Lo zucchero che addolcisce
La chioccia che protegge
La bacchetta magica che accontenta nei limiti del possibile…non so se io sono la strega oppure la fata...
Il sale che dà sapore
L’acqua che spegne il fuoco
Il libro vivente dal quale prendere per conoscere
Il pozzo senza fondo da dove attingere e dove versare Il dolce e l’amaro: l’affetto e il limite
La mediazione, che a volte, avvolge un po’ troppo…la comprensione che lascia lo spazio
La presenza un po’ troppo presente…vorrei essere la farfalla che osserva e che lascia fare
Il falco con le ali aperte che è sempre presente…ma anche il fiore colorato e aperto
Il Vittorio Sgarbi della loro vita che dice la verità...anche se fa male
L’ossigeno che c’è nell’aria…la coperta avvolgente che mio marito grulla per fare prendere aria
Il vulcano in attesa di eruzione…la curiosità in attesa di risposte
La medicina che va presa ma che fa bene
La fonte che disseta le richieste
La pazienza e l’impazienza…l’accoglienza e la fine
Il SI…la buona da mangiare
Il faro che guida…vorrei essere…non so se sempre lo sono
L’alba e il tramonto di tutta la loro vita…perché non esiste giorno senza alba e tramonto
Un punto fermo…ci sono e ci sarò sempre.
Mamma e papà che stai leggendo…aggiungi una metafora anche tu?
(Le mamme del progetto Pon “Insieme per conoscersi e per conoscere. Genitori…all’erta” Sonia, Federica, Antonella, Ada, Rosanna, Linuccia, Mariassunta, Patricia, Mirella, Rossana, Annamaria, Franca, Sissi, Cinzia, Elvira, Sofia, Daniela, Carmela, Valeria, Ornella, Luigina).
martedì 9 giugno 2009
venerdì 5 giugno 2009
Un cappottino per dirsi arrivederci.
Il libro si chiama Il cappottino dell'amicizia di Abdel Qadir Gahazi - Mair Martina, edito dalla Jaca Book. Narra la storia di una amicizia fra Upu, un uccello migratore e Filo, una pecora. Sta arrivando l’inverno e i due amici non potranno continuare a giocare insieme perché farà freddo. Upu dovrà andare via. Entrambi non accettano la realtà e cercano soluzioni per evitare l’addio. Filo si tosa la lana che la ricopre per tirarne un gomitolo e sferruzzare velocemente un cappottino da regalare ad Upu in modo da stare calda durante la fredda stagione. Upu invece cerca di insegnare alla pecora a volare per portarsela con sé nei paesi assolati del sud. Nulla però può evitare la temporanea lontananza. Dal cuore di questi improvvisati e goffi stratagemmi fa capolino un tesoro segreto da scoprire nel tempo: il cappottino speciale diventa l’oggetto transazionale che fa sentire vicini anche se si è lontani. “Mi terrai da parte il cappottino fino a primavera?” “Certo…e nel frattempo non passerà giorno senza che mi ricordi di te”.